Corto Maltese

Hugo Pratt realizza la prima storia di Corto Maltese, “Una ballata del mare salato”, nel 1967. Il lettore comprende subito di non trovarsi di fronte al classico eroe dei fumetti: il protagonista si fa vedere a storia già iniziata con polsi e caviglie legati alla più rudimentale delle imbarcazioni, completamente in balia del mare. È subito evidente che per il marinaio con l’orecchino eroismo non significa riuscire a vincere, farcela sempre da solo contro tutti, aver ragione del mondo e imporre le proprie leggi. Corto minimizza il senso di ogni vittoria e di ogni sconfitta e impone la propria personalità, il proprio fascino.

È il protagonista dell’attesa, degli appuntamenti mancati, delle scommesse vinte e non riscosse, degli amori rimpianti. L’aplomb del Maltese è il risultato della sua cultura, del suo girovagare per il mondo, della sua voglia di giocare e farsi guidare dal destino.

Ciò che Corto Maltese – Dettaglio della stanzaaffascina della figura di Corto è l’imperturbabilità di fronte gli eventi che lo vedono più spettatore che protagonista, sembra quasi che conosca lo spirito che muove l’animo umano e che quindi non si sorprenda degli eventi. Corto Maltese è più di un semplice fumetto, negli anni è divenuto l’archetipo dell’avventuriero romantico, in lui c’è il desiderio di Pratt di inseguire il fantastico mondo dell’avventura e di abbracciarlo con eleganza, sensibilità e sorriso beffardo.

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